“You all live here because I choose to allow it. Not God. ME! YOUR DEAD SON! AND IF I DECIDE I DON’T WANT YOU here anymore there’s no god that will be able to protect you from me.”
– Kai Proctor –
In realtà tutto tranne che calma.
Ho una testa che sembra la cena del venerdì, quando di corsa butti tutti gli avanzi dei pasti della settimana dal frigo in una povera unica pentola, dando vita a qualcosa che oltre a sfamarti in tempi record (che bella l’età moderna, dove si produce e ci si strozza col cibo) potrebbe aprire un portale per uno degli Antichi.
(…mai letto Lovecraft? NO? Vi meritereste un pranzo cucinato da me.)
In questo calderone di accolli accollati, scadenze ormai scadute, relazioni mai relazionate è praticamente impossibile trovare un argomento per inaugurare l’autunno con una chart nuova di zecca.
L’ansia che mi procura questo eterno dondolare tra “prendo ogni lavoro possibile perchè chissà se domani chiudono tutto di nuovo” (me la sono tirata) e “oddio muoio non ce la faccio più” non mi fa più godere di nulla, ho appoggiato il controller della PS4 sul comodino salutando Forest, il mio PG di Skyrim, e quasi abbandonato le serie tv.
QUASI.
Sto recuperando The Boys nei pochi momenti di lucidità che mi rimangono la sera, per unirmi finalmente alla folta schiera degli amanti dello show. E amanti è dire poco: l’opera in questione è talmente perfetta che si cade praticamente in uno stato di idolatria.
Mi chiedo però dove cazzo eravate tutti nel 2013, quando Antony Starr dava mostra del suo immenso talento in quel capolavoro estremamente sottovalutato che è BANSHEE.
Una chart monotematica dedicata ai personaggi di Banshee e a Patriota (Homelander) quando non era ancora Patriota, ma un tranquillo (AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH) sceriffo, armato di buoni propositi e di un paio di pugni pesanti per mantenerli.